ll cyberbullismo è la manifestazione in rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto da tutti come bullismo che è caratterizzato da azioni intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima specifica. Le azioni si traducono in molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni e si verificano di solito in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di aumentare notevolmente il proprio, deleterio, raggio di azione entrando nelle case delle vittime e materializzandosi in ogni momento della loro vita, perseguitando i malcapitati con messaggi, immagini, video offensivi, inviati tramite cellulare o pubblicati sul web.
L’utilizzo della tecnologia fa sì che il bullismo venga connotato con il termine specifico di cyberbullismo.
Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive ed intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate tramite strumenti elettronici (sms, email, siti web, telefonate, ecc.), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un soggetto che non è capace di difendersi e/o di reagire spesso perché più introverso o semplicemente più debole.
La legislazione in merito
Questo importante argomento è disciplinato dalla Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante le “disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”. Questa normativa, entrata in vigore a partire da giugno 2017, vuole contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni tramite azioni a carattere preventivo e una strategia di attenzione, tutela e prima di tutto educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia che si trovino nella posizione di vittime sia in quella di responsabili degli atti illeciti.
Grazie all’aggiornamento del 2021 sulle Linee Guida per la prevenzione e il contrasto del Bullismo e Cyberbullismo (Decreto ministeriale 18 del 13 gennaio 2021 emanato con nota 482 del 18 febbraio 2021) è possibile per docenti e operatori scolastici e dirigenti comprendere, ridurre e contrastare quei fenomeni negativi che colpiscono bambini e ragazzi, con l’aiuto di nuovi strumenti.
Le strategie per contrastare il cyberbullismo
A livello scolastico è doveroso adottare alcune linee guida con attività per prevenire e contrastare il cyberbullismo. Tutti i componenti della realtà educante sono chiamati a dare immediata comunicazione di comportamenti legati a questo fenomeno a tutti i soggetti coinvolti (Collegio dei docenti, Consiglio d’istituto, famiglie). I soggetti devono collaborare ad un uso corretto della Rete e degli strumenti informatici nel regolamento d’istituto. La strategia di contrasto dovrebbe essere costituita già dalle scuole primarie. Ogni istituzione scolastica è chiamata a mettere in campo le azioni necessarie per far sì che l’accesso alla rete dai device della scuola sia controllato e venga percepita dagli studenti come sicuro.
Bisogna prevedere il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica nella prevenzione del cyberbullismo con collaborazione attiva anche dei genitori, comunicazione a studenti e famiglie di sanzioni previste dal regolamento d’istituto nei casi di bullismo, ideazione di campagne pubblicitarie online, l’apertura di uno sportello d’ascolto anche online, percorsi di formazione tenuti da esperti sulle tematiche del fenomeno.
In conclusione gli interventi efficaci per contrastare il cyberbullismo e il bullismo devono partire, in modo leggero ma continuo, nelle scuole dell’infanzia (scuola materna) e in seguito in modo più diretto in quella primaria (scuola elementare) con il precipuo scopo di prevenire, fino ad eliminarlo, il fenomeno.